AIC - Associazione Italiana Calciatori

(http://www.assocalciatori.it/)
L´Associazione Italiana Calciatori (sigla AIC), è un´organizzazione che tutela ed assiste i calciatori professionisti di Serie A, B, Lega Pro e, dal 2000, anche i calciatori dilettanti. Fu fondata nel 1968 a Milano, a costituirla fu un gruppo di giocatori che, ne firmano l´atto costitutivo. Del gruppo fecero parte anche Bulgarelli, Mazzola, Rivera e De Sisti. Calciatori importanti che hanno dimostrato grande sensibilità e solidarietà e grazie ai quali l´Associazione è riuscita negli anni a raggiungere molti obiettivi. L´idea di costituire un sindacato nasce dall´esigenza di una difesa della figura del calciatore, ancora non ben delineata e sufficientemente tutelata, un sindacato che sia riconosciuto come interlocutore da Federazione e Leghe e che avesse come propri rappresentanti gli stessi calciatori. Inizialmente l´AIC raccoglie solamente i calciatori di serie A e B, successivamente è stata integrata anche la serie C nel 1971 e la serie D nel 1973. Uno dei principali obiettivi dell´AIC è proprio il riordino di questo settore, i cui calciatori erano etichettati come "semiprofessionisti", vale a dire atleti con tutti gli obblighi del professionista, ma con uno status giuridico di dilettante. Si arriva, dopo anni di scontri, ad una ristrutturazione dei campionati, alla suddivisione in C1 e C2 con la serie D che, passando nei dilettanti nel 1981, esce dall´Associazione. Ancora una vittoria per l´AIC, nel 1983 a Roma viene trovato un accordo con FIGC e Leghe che prevede l´immediata revoca del "tetto agli ingaggi". Il 1981 rimane una data determinante per tutto lo sport italiano, soprattutto per l´emanazione della Legge 91, che regola i rapporti tra società e sportivi professionisti e che riconosce lo status di lavoratore dipendente ai calciatori. La struttura del calcio professionistico italiano si sviluppa così in 144 squadre suddivise in serie A (16), B (20), C1 (36) e C2 (72). Un nuovo cambiamento avviene poi nel 1988 e successivamente nel 2003, e porta a una struttura con 132 squadre professionistiche suddivise in serie A (20), B (22), Lega Pro 1ª divisione (36), Lega Pro 2ª divisione (54). Nel 2014 avviene un profondo cambiamento che porta ad un´unica Lega Pro con 60 squadre, per un totale di 102 squadre professionistiche. Attualmente 3000 calciatori professionisti sono riconosciuti dalla legge come veri e propri lavoratori subordinati e possono vantare moltissime tutele grazie al sopracitato gruppo di campioni che fondò l´AIC e a tutti coloro che, negli anni, hanno partecipato con impegno al raggiungimento di traguardi determinanti per la categoria. Oggi un calciatore professionista può beneficiare di molte tutele e garanzie grazie al lavoro dell´AIC che, in oltre 30 anni di vita, è arrivata a traguardi determinanti. Grazie all´appoggio ed alla compattezza di tutta la categoria, l´Associazione è riuscita ad ottenere successi che sono patrimonio di tutti, come ad es. il riconoscimento del diritto d´immagine, l´abolizione del vincolo, la previdenza, la creazione del fondo di fine carriera, la firma contestuale, la Legge 91, l´accordo collettivo, l´indennità di mancata occupazione, il fondo di garanzia, e tante altre conquiste che hanno segnato come vere e proprie pietre miliari la storia dell´AIC.
L´Associazione Italiana Calciatori (sigla AIC), è un´organizzazione che tutela ed assiste i calciatori professionisti di Serie A, B, Lega Pro e, dal 2000, anche i calciatori dilettanti. Fu fondata nel 1968 a Milano, a costituirla fu un gruppo di giocatori che, ne firmano l´atto costitutivo. Del gruppo fecero parte anche Bulgarelli, Mazzola, Rivera e De Sisti. Calciatori importanti che hanno dimostrato grande sensibilità e solidarietà e grazie ai quali l´Associazione è riuscita negli anni a raggiungere molti obiettivi. L´idea di costituire un sindacato nasce dall´esigenza di una difesa della figura del calciatore, ancora non ben delineata e sufficientemente tutelata, un sindacato che sia riconosciuto come interlocutore da Federazione e Leghe e che avesse come propri rappresentanti gli stessi calciatori. Inizialmente l´AIC raccoglie solamente i calciatori di serie A e B, successivamente è stata integrata anche la serie C nel 1971 e la serie D nel 1973. Uno dei principali obiettivi dell´AIC è proprio il riordino di questo settore, i cui calciatori erano etichettati come "semiprofessionisti", vale a dire atleti con tutti gli obblighi del professionista, ma con uno status giuridico di dilettante. Si arriva, dopo anni di scontri, ad una ristrutturazione dei campionati, alla suddivisione in C1 e C2 con la serie D che, passando nei dilettanti nel 1981, esce dall´Associazione. Ancora una vittoria per l´AIC, nel 1983 a Roma viene trovato un accordo con FIGC e Leghe che prevede l´immediata revoca del "tetto agli ingaggi". Il 1981 rimane una data determinante per tutto lo sport italiano, soprattutto per l´emanazione della Legge 91, che regola i rapporti tra società e sportivi professionisti e che riconosce lo status di lavoratore dipendente ai calciatori. La struttura del calcio professionistico italiano si sviluppa così in 144 squadre suddivise in serie A (16), B (20), C1 (36) e C2 (72). Un nuovo cambiamento avviene poi nel 1988 e successivamente nel 2003, e porta a una struttura con 132 squadre professionistiche suddivise in serie A (20), B (22), Lega Pro 1ª divisione (36), Lega Pro 2ª divisione (54). Nel 2014 avviene un profondo cambiamento che porta ad un´unica Lega Pro con 60 squadre, per un totale di 102 squadre professionistiche. Attualmente 3000 calciatori professionisti sono riconosciuti dalla legge come veri e propri lavoratori subordinati e possono vantare moltissime tutele grazie al sopracitato gruppo di campioni che fondò l´AIC e a tutti coloro che, negli anni, hanno partecipato con impegno al raggiungimento di traguardi determinanti per la categoria. Oggi un calciatore professionista può beneficiare di molte tutele e garanzie grazie al lavoro dell´AIC che, in oltre 30 anni di vita, è arrivata a traguardi determinanti. Grazie all´appoggio ed alla compattezza di tutta la categoria, l´Associazione è riuscita ad ottenere successi che sono patrimonio di tutti, come ad es. il riconoscimento del diritto d´immagine, l´abolizione del vincolo, la previdenza, la creazione del fondo di fine carriera, la firma contestuale, la Legge 91, l´accordo collettivo, l´indennità di mancata occupazione, il fondo di garanzia, e tante altre conquiste che hanno segnato come vere e proprie pietre miliari la storia dell´AIC.
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